Givosiran: la prima terapia RNAi per il trattamento della Porfiria Epatica Acuta

Alnylam Italy
Categoria: Premio Speciale Malattie Rare/Farmaci Orfani 

Givosiran è il primo ed unico farmaco ad essere approvato per il trattamento della Porfiria Epatica Acuta (Acute Hepatic Porphyria – AHP) in adulti e adolescenti di età pari e superiore ai 12 anni. Givosiran ha ottenuto la designazione di farmaco orfano nell’Unione Europea nel 2016, la designazione PRIME (Priority Medicines) nel 2017 da EMA e il riconoscimento per la valutazione accelerata nel 2019, procedura destinata a farmaci ritenuti di maggior interesse per la salute pubblica e di rilevante innovazione terapeutica. Nel gennaio 2021 AIFA ha riconosciuto la rimborsabilità del farmaco, inserendolo per altro tra i farmaci innovativi.

Givosiran è un farmaco basato sulla tecnologia RNA interference (RNAi), scoperta vincitrice nel 2006 del Premio Nobel della Medicina, che sfrutta il naturale processo di silenziamento genico dell’RNA messaggero. Givosiran è un RNAi che provoca la degradazione dell’mRNA dell’acido aminolevulinico sintasi 1 (ALAS1) favorendo ha una riduzione dei prodotti intermedi neurotossici circolanti [acido aminolevulinico (ALA) e porfobilinogeno (PBG)], che rappresentano le principali
cause di attacchi e altre manifestazioni dell’AHP.
Le Porfirie Epatiche Acute, infatti, raggruppano un insieme di malattie genetiche rare causate d carenza o malfunzionamento di uno degli enzimi della via di biosintesi dell’eme che si traduce in un accumulo di precursori tossici dell’eme stesso (ALA e PBG) in diversi organi e tessuti, con un significativo coinvolgimento sistemico. Tale meccanismo fisiopatologico determina un corteo sintomatologico che, a seconda del tipo specifico di porfiria, include attacchi acuti ricorrenti con forti dolori addominali, neuropatia periferica e autonomica, manifestazioni neuropsichiatriche, paresi, lesioni cutanee, e nei casi più gravi morte, se i sintomi non vengono trattati o se vi sono ritardi significativi nell’attuazione di una terapia efficace.
Nonostante la denominazione di porfiria epatica “acuta”, la malattia si caratterizza per una combinazione di crisi acute intervallate però da periodi di sintomatologia cronica intercritica con un forte impatto negativo sul funzionamento quotidiano e sulla qualità della vita (QoL).
L’efficacia di Givosiran è stata valutata in uno studio randomizzato (studio ENVISION), in doppio cieco, controllato con placebo, che ha dimostrato la riduzione statisticamente significativa del tasso annualizzato medio degli attacchi di porfiria e altri importanti end-point clinici, di farmacocinetica e farmacodinamica.
Ad oggi, nei Centri di Riferimento a livello nazionale , circa 30 pazienti sono attualmente in trattamento con il farmaco, alcuni dei quali ghanno ormai superato i 36 M di follow up registrando un mantenimento dell’efficacia e un ottimo profilo di sicurezza e tollerabilità.
Grazie a Givosiran, l’ AHP non può più esser definita una patologia orfana.